Il parere dello Staff è una rubrica pensata per farvi conoscere le opinioni dei tanti componenti della redazione di Guerrestellari.net su diversi argomenti legati alla saga creata da George Lucas. Questa settimana le valutazioni su Tales of the Underworld, la nuova serie animata.
Pedro Paradisi: È sempre un piacere godersi gli episodi di “Tales of”, che ci riportano nostalgicamente ai tempi passati con grandi serie animate di livello.
Se dal punto di vista tecnico non si può dire nulla, i due archi di Underworld purtroppo sono un po’ carenti nel contenuto. Dopo la sua comparsa in Bad Batch si sperava che Ventress avrebbe avuto un po’ di spazio per mostrarsi in questa sua veste rinata. Se pur ci sia qualche accenno sembra un po’ tutto approssimativo.
Speriamo che ci sia un proseguo e che questi 3 episodi siano solo di passaggio, perché purtroppo dopo averli terminati sembra di non aver scoperto nulla di nuovo.
Le origini di Cad Bane mostrate nei suoi 3 episodi sono interessanti, anche se prevedibili con clichè in puro stile western. Se pur la storia di base – inedita – poteva rappresentare una novità per gli appassionati, è tutto troppo veloce e poco approfondito.
La sensazione è che ci fosse tanto da raccontare ma poco tempo per farlo, senza dare il giusto spessore a tutti i personaggi coinvolti.
Nel complesso Tales of Underworld risulta godibile e divertente. Ma, come gli altri 2 “Tales of”, meriterebbe sicuramente episodi di una durata maggiore. O meglio di un maggior numero di episodi, perché il formato di episodi brevi è molto comodo ma le storie raccontate così sembrano solo una bozza.
Ammetto che non colgo lo scopo del progetto. Fare giusto un contentino per ogni 4 maggio e accontentarsi di fare due storielle alla volta, ma dimenticabili, quando per me si potrebbe spendere tempo e energie a fare storie veramente determinanti che si rendano indispensabili.
Voto: 6
Mattia Campus: La serie Tales of è sempre un piacere. Un meraviglioso regalo della Lucasfilm ai suoi fan più affezionati, nel giorno più bello dell’anno dopo il Natale: il May the Fourth.
In questa nuova iterazione scopriamo come Asajj Ventress sia ritornata in vita, dopo la sua morte avvenuta “off screen” nel romanzo Il discepolo del lato oscuro. La storia riprende esattamente dove il libro terminava, e la spiegazione funziona. Non contraddice il canone già stabilito.
L’intero arco narrativo sembra più un preambolo per una serie più ampia. Speriamo in un’evoluzione futura.
Il secondo arco narrativo di questi Racconti del mondo criminale ci mostra le origini di Cad Bane. Commenti? Non molti. La storia è un cliché dietro l’altro, e sinceramente l’ho trovato il più debole e inutile di tutta la saga di Tales of. Non posso quindi dare un voto unico, ma devo necessariamente dividerlo:
Arco di Asajj Ventress: 7
Arco di Cad Bane: 4
Davide Veraldi: La prima metà di Tales of the Underworld è incentrata su Asajj Ventress, personaggio che ha già sorpreso i fan con il suo ritorno in The Bad Batch. Scopriamo che la sua storia non si è conclusa con il finale del romanzo L’apprendista del lato oscuro, ma le è stata concessa una seconda possibilità. Questo nuovo capitolo la vede protagonista di un’avventura al fianco di un giovane Jedi in cerca del Cammino. Pur non apprezzando la brevità degli episodi, la narrazione è coinvolgente e ben costruita. La speranza è che questa storia possa essere solo l’inizio di un nuovo progetto Star Wars.
La seconda parte della serie si concentra sulle origini di Cad Bane, mettendo in luce come un evento cruciale abbia portato due amici d’infanzia a scegliere strade diametralmente opposte. L’amicizia, l’amore e la vendetta cedono il passo alla sofferenza, con Bane incapace di riconsiderare le sue scelte nemmeno dopo aver scoperto di avere un figlio. Rispetto alla parte dedicata a Ventress, questa storia risulta a tratti lenta e povera di contenuti, non riuscendo a mantenere lo stesso livello di profondità narrativa.
Nel complesso, entrambe le vicende offrono spunti interessanti.
Voto: 6+
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