Le prigioni: fra Andor e The Bad Batch

Le prigioni in Andor e Crosshair della Bad Batch

Le ultime produzioni di Star Wars fanno vedere davvero tantissimi aspetti di questo vasto mondo. Andor e The Bad Batch non sfuggono a questa regola. Oltre la presenza dell’Impero, hanno in comune uno dei luoghi più terrificanti: le prigioni.

Andor e The Bad Batch

Ammetto di essermi approcciata ad Andor con un po’ di dubbio: il protagonista non mi aveva entusiasmato, ma ho voluto comunque dare alla serie una possibilità. Ho davvero fatto bene. Non mi va, e non è il luogo, di approfondire tutte le polemiche scaturite da questa serie, ma voglio soffermarmi su una cosa, che mi ha messo letteralmente i brividi: le prigioni.

Credo che sia in Andor che in The Bad Batch, finalmente, possiamo vedere veramente il lato peggiore dell’Impero, anche se in due modi completamente diversi.

Ma iniziamo con l’unica, almeno a mio avviso similitudine.

Le prigioni a confronto: Andor e The Bad Batch

Le prigioni

Si sa che in tutte le culture le prigioni sono state usate sia a fin di bene (per rinchiudere chi aveva fatto qualcosa), che per fare del male (rinchiudere innocenti). Le prigioni in queste due serie non sfuggono a questa regola. A dirla tutta, credo, che l’Impero abbia usato le prigioni più per repressione.

In entrambi i casi ci sono persone che non hanno fatto nulla. Da una parte troviamo Andor, che è stato buttato in prigione solo perché camminava su una spiaggia e gli Imperiali inseguivano i malviventi. Dall’altra parte abbiamo i Cloni: prima usati come soldati bambini e poi utilizzati per esperimenti per il famoso e misterioso Progetto Negromante.

Qui finisce la similitudine.

Una scena tratta dal live action di Andor: la prigione

Andor

Quando per la prima volta ho visto le prigioni di Andor, non ho subito compreso perché fossero così terribili. Il primo impatto era di un luogo luminoso e ben pulito, sembrava quasi tenessero ai prigionieri, ma dopo qualche secondo si è scoperto l’inghippo. I prigionieri dovevano stare scalzi perché il pavimento stesso della prigione era lo strumento che usavano per controllarli.

Oltre a questo le varie squadre divise su turni, erano messe l’una contro l’altra: chi produceva di più vinceva e chi perdeva veniva punito. Era praticamente un gioco al massacro.

Nessuno aveva la possibilità di uscire: quando scadevano i termini della prigionia, venivano semplicemente spostati di settore.

Quell’apparente luminosità, in realtà, nascondeva una terribile e crudele verità: nessuno sarebbe mai uscito vivo dalle prigioni Imperiali.

The Bad Batch: le prigioni Imperiali dedicate ai Cloni

The Bad Batch

Ci troviavamo su Wayland nel laboratorio prigione gestita dal dottor Hemlock. Partiamo proprio da lui, una figura chiave, che rende la prigione ancora più agghiacciante. Fin da subito ci può render conto di come veniva gestito il tutto: nessuna pietà né per i prigionieri né per i soldati che lavoravano per lui.

La prigione poi era buia, tanto che dagli angoli si aveva come l’impressione, che dovesse sbucare qualcosa da un momento all’altro. Il metallo scuro sembra quasi non riflettesse la luce, che rendeva ancora più buia la struttura. Al contrario della prigione di Andor, che si trovava in mezzo al mare, qui eravamo su un Monte circondato da vegetazione e da strani esperimenti. Tutto questo rendeva estremamente pericolosa la fuga, se non quasi impossibile.

Ovviamente tutto questo è in una serie animata, e devo dire, che anche le musiche scelte fanno la loro parte. Mentre guardavo le puntate serpeggiava in me la paura.

Andor: le prigioni viste dall’alto

Conclusioni

Finalmente si inizia a vedere come lavora l’Impero. Ricordo quando vidi per la prima volta la trilogia classica, non fraintendetemi l’ho amata, ma non ho provato quella paura che provo oggi guardando Andor e la terza stagione di The Bad Batch. Certamente, immaginavo che ci fosse ben altro oltre quello che si vedeva sullo schermo, ma non ho compreso fino ad ora, quanto profondamente fosse crudele l’Impero.

Personalmente spero, che Star Wars faccia vedere sempre di più questo lato della saga, perché, per ora, abbiamo sempre visto la storia con la prospettiva degli eroi. Secondo me, guardando la storia con questa nuova prospettiva, apre altri scenari anche su eventi che conosciamo bene.

Certo è, che non vedo l’ora di continuare a vedere la terza stagione di The Bad Batch e la seconda di Andor. Peccato siano le stagioni finale e, temo, che in entrambe verserò molte lacrime.


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