Ieri sera abbiamo pubblicato un’immagine di Anakin Skywalker e Thrawn, cover variant del romanzo Thrawn: Alliances. Il libro uscirà in lingua inglese il 24 Luglio e sono stati già pubblicati piccoli estratti. L’estratto uscito ieri è legato proprio all’incontro tra questi due personaggi durante le guerre dei cloni.Per una più facile comprensione abbiamo tradotto questo pezzo del romanzo dall’originale. Chiariamo però che molto probabilmente la traduzione non corrisponderà con l’eventuale adattamento ufficiale che verrà fatto in futuro. Buona lettura!
Con un’ultima occhiata al display del navigatore, Anakin puntò l’Actis verso l’orizzonte e riversò l’energia alla guida.
Improvvisamente, R2-D2 trillò un avvertimento. “Cosa c’è?” disse Anakin, aggrottando le sopracciglia mentre controllava il display posteriore.
E sentì la parte posteriore del collo fremere. C’era una nave là dietro, delle dimensioni di un mercantile medio ma con una configurazione sconosciuta.
Si stabilì proprio nell’orbita del suo anello di trasporto iperspaziale.
“Nave non identificata, qui è il generale Anakin Skywalker della Repubblica Galattica” affermò. “Identificati e indica il tuo scopo”.
Niente. Forse non comunicavano su una delle frequenze standard della Repubblica.
O, più probabilmente, non parlavano il Basic.
Anakin increspò le labbra, scorrendo la sua lista di lingue commerciali. Conosceva l’Huttese e il linguaggio commerciale Jawa abbastanza bene, ma Batuu era molto lontano dall’influenza degli Hutt. Il Meese Caulf? Il suo era un po’ arrugginito, ma era la migliore opzione che avesse. “Nave non identificata, qui è il generale Anakin Skywalker della Repubblica Galattica” disse, lavorando duramente per cercare di ottenere la giusta struttura grammaticale delle parole in Meese Caulf. “Stai invadendo l’attrezzatura della Reppublica e stai interferendo con una missione della Repubblica. Ti ordino di ritirarti e di identificarti.”
“Vi saluto” rispose nella stessa lingua una voce calma. “Ti sei identificato come Generale Skywalker?”
“Sì. Perché, avete sentito parlare di me?” rispose Anakin accigliato.
“No. Niente affatto” disse l’altro. “Sono semplicemente sorpreso. Ti assicuro che non intendo arrecare danno a te o al tuo equipaggiamento. Ho solo voluto dare un’occhiata più da vicino a questo interessante dispositivo.”
“Lieto di sentirlo” disse Anakin. “Hai dato la tua occhiata, ora ritirati come ordinato.”
Ci fu una pausa. Poi, ad un ritmo lento, la nave iniziò ad allontanarsi dall’anello. “Posso chiedere cosa porta un inviato della Repubblica in questa parte dello Spazio?” chiese l’intruso.
“Posso chiederti qual è la tua intenzione?” replicò Anakin in un modo non particolarmente educato. Ogni minuto in cui restava bloccato là era un minuto che non poteva spendere alla ricerca di Padmé. “Puoi essere sulla tua strada in qualsiasi momento.”
“Sulla mia strada?”
“Per continuare il tuo viaggio” disse Anakin. “Per andare dove stavi andando prima che ti sei fermato a guardare il mio anello di trasporto.”
Ancora silenzio. La nave aliena, a causa dell’irritazione di Anakin, aveva fermato la deriva laterale e stava percorrendo l’anello di trasporto a una distanza di cento metri. “Sì, potrei continuare per la mia strada” disse l’intruso. “Ma potrebbe essere più utile per me aiutarti nella tua ricerca.”
“Ti ho già detto che è una missione della Repubblica, non è una ricerca” disse Anakin.
“Ricordo le tue parole” lo assicurò l’intruso. “Ma trovo difficile credere che la Repubblica in tempo di guerra mandi un uomo solitario con un caccia in missione. Trovo più probabile che tu viaggi per una ricerca personale.”
“Sono in missione” replicò Anakin. Stava iniziando a diventare veramente irritante. “Ho ordini diretti dal Cancelliere Supremo Palpatine in persona.” Naturalmente Palpatine non sapeva dove fosse Anakin, ne aveva tanto meno autorizzato una missione. Ma lo straniero aveva sicuramente sentito parlare di Palpatine, essendo a conoscenza delle guerre dei cloni, quindi mettere in mezzo il nome del cancelliere avrebbe aggiunto peso al suo lato della conversazione. “E non ho tempo per questo.”
“D’accordo” disse l’altro. “Forse sarebbe meglio se ti mostrassi direttamente la posizione della nave che cerchi.”
Le mani di Anakin si serrarono. “Spiega” disse tranquillamente.
“So dove è atterrata la nave nubiana” disse l’intruso. “E so che il pilota è mancante.”
Anakin digrigna i denti. “Quindi hai intercettato una trasmissione privata?”
“Ho le mie fonti di informazione” disse l’intruso con una voce ancora calma. “Come te, cerco informazioni, su questo e su altri argomenti. Inoltre come te sono solo, senza le risorse necessarie per indagare con successo. Forse insieme a un generale della Repubblica potremmo entrambi trovare le risposte che cerchiamo.”
“Offerta interessante” rispose Anakin. E ora, finalmente, era abbastanza vicino. Prendendo un respiro profondo, si aprì alla Forza.
L’intruso non era umano, come Anakin aveva già percepito. Era però un umanoide, come molte altre specie nella Repubblica.
Ma la struttura della sua mente era diversa da qualsiasi cosa Anakin avesse visto prima. Era pulito e ben ordinato, gli schemi di pensiero scorrevano in modo fluido e preciso, simile ai modi degli scienziati o dei matematici. Ma il contenuto di quel flusso e le emozioni smorzate che lo accompagnavano erano completamente opachi. Era come una schiera precisa di numeri non familiari.
“Allora, quali risposte stai cercando?”
“Desidero comprendere più a fondo questo conflitto in cui sei coinvolto disse l’intruso. “Desidero risposte riguardo giusto e sbagliato, ordine e caos, forza e debolezza, intento e reazione.” Ci fu una breve pausa, quando la voce tornò ci fu una nuova formalità. “Hai chiesto la mia identità, ora sono pronto a dartela. Sono il comandante Mitth’raw’nuruodo, ufficiale della flotta di difesa espansionistica, servitore della Chiss Ascendancy. A nome del mio popolo, chiedo il vostro aiuto per apprendere di più su questa guerra prima che trascini il suo disastro sui nostri mondi.”
“Bene” disse Anakin. “Quando sei pronto.”
“Farò i miei preparativi subito” disse Mitth’raw’nuruodo. “Un’ultima cosa. I nomi Chiss sono difficili da pronunciare per molte specie. Ti suggerisco di chiamarmi con il mio nome principale: Thrawn.”
“Va bene, Mitth’raw’nuruodo” disse Anakin. Ha fatto di tutto per essere noioso e condiscendente? “Penso di potermela cavare.”
“Mitth’raw’nuruodo” disse l’alieno.
“Questo è quello che ho detto, Mitth’raw’nuruodo” replicò Anakin.
“Si pronuncia Mitth’raw’nuruodo.”
“Sì, Mitth’raw’nuruodo.”
“Mitth’raw’nuruodo.”
Anakin strinse i denti, sentiva una leggera differenza tra la sua pronuncia e quella dell’alieno. Ma non riusciva a correggere la sua versione. “Bene” ringhiò. “Thrawn.”
“Grazie” disse Thrawn. “Renderà le cose più facili. La mia nave è pronta. Partiamo.”
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