Per le interviste di GuerreStellari.Net, oggi abbiamo con noi un ospite eccezionale: Francesco Venditti, la voce italiana di Cassian Andor.
Francesco, famoso attore e doppiatore, tra le altre cose è anche l’artista che ha doppiato Diego Luna sia nel film Rogue One che nella recente serie Andor.
Ciao Francesco e grazie mille di essere con noi.
A dispetto della tua giovane età (vietato dire qualcosa in contrario considerato che sei minore di me!), hai una biografia lunghissima, sia come attore che come doppiatore.
Quali sono i personaggi che ti danno più soddisfazione? Hai un genere preferito?
Di solito i personaggi che mi danno più soddisfazione sono quelli non molto chiari. Quelli con sfumature che sembrano dei cattivi ma non lo sono fino in fondo. Mi piacciono molto i villain, assolutamente. Sono più complicati, sono più affascinanti, sono sempre raccontati in maniera più approfondita, sono quelli che vanno dentro le cose, dentro le situazioni, dentro le loro vite, dentro gli inganni.
Mi piacciono molto perché poi, ultimamente, li raccontano anche molto sfacciati, simpatici nella loro follia. Ecco, mi piacciono questi i cattivi non troppo cattivi, non troppo buoni, enigmatici.
Però, ecco, sono i personaggi che mi danno più soddisfazioni in assoluto.
Mi è piaciuto molto, per esempio, doppiare Narcos per questo, perché era un poliziotto molto enigmatico ma anche molto pratico che doveva arrestare Pablo Escobar, che è un altro cattivo sopra ogni logica, e questo poliziotto si è dovuto abbassare a livello di Pablo Escobar per poi innalzare la legge.
Ecco questo mi è sempre piaciuto.
Poi c’è Deadpool, assolutamente personaggio che ti rimane dentro, anche perché ognuno di noi è un po’ Deadpool!
Però non ho un genere preferito. In realtà mi piace doppiare perché la mattina puoi fare una telenovela, il pomeriggio puoi essere un gangster e la seconda parte del pomeriggio puoi essere uno psicologo, quindi adoro questo lavoro.
Forse viene superato solo dal teatro però, ecco, il doppiaggio mi dà grandi soddisfazioni.

Meglio attore o doppiatore?
Per me non c’è differenza.
Un attore è un doppiatore e un doppiatore è un attore.
Se vuoi fare il doppiatore devi essere un attore. Se vuoi fare l’attore, devi saper fare anche il doppiatore.
Noi siamo, ovviamente, appassionati di Star Wars. Tu sei “solo” Cassian Andor oppure ti appassiona la Saga Stellare?
Prima di doppiare Rogue One sapevo molto poco, non mi ha mai preso quel tipo di cinema. Poi ho iniziato a scoprirlo ed è un mondo magico che non è solo fantascienza, alla fine è vita.
E Rogue One mi ha aiutato ad avvicinarmi a questo mondo. Non vuol dire che sono un appassionato, però l’ho iniziato a guardare con altri occhi e a capire, forse con gli occhi di Andor.
Cosa ne pensi del personaggio di Cassian e del tipo di prodotto, completamente fuori dagli schemi del classico Star Wars da ragazzini?
Io penso che queste due stagioni, oltre al film, ma soprattutto quest’ultima sia molto moderna. Si parla di rivoluzioni, si parla di unione di popoli, si parla di tante cose di cui ormai si sente parlare dappertutto, a ogni ora, a ogni latitudine e longitudine. La ribellione per me è stato un viaggio stupendo. Doppiare questa serie e aver prestato la voce a Diego Luna, che è un ottimo attore e un grandissimo interprete ed è riuscito a mettere nel suo sguardo lo sguardo di tutti i rivoluzionari, di tutti i ribelli.
Devo dire che è una serie molto alta, alta da un punto di vista intellettuale e culturale. Va a toccare degli argomenti molto moderni, molto specifici e non è solamente questo, si addentra anche nelle persone, dentro i popoli. Mi ha molto colpito questa seconda stagione, la trovo molto cresciuta anche da un punto di vista drammaturgico. Il degno finale. Ecco, devo dire è stato un grandissimo finale.

Tanti fan criticano Disney per scelte, a detta loro, errate in varie produzione dell’era post Lucas. Cosa ne pensi?
Non conosco, come ti dicevo prima, tutte le produzioni Lucas. Però credo che possano ripartire da questa serie. Dopo questa arriveranno tante belle cose, migliori di alcune delle precedenti e più vicine al popolo di Guerre Stellari.
Oltre a Cassian Andor, tra i personaggi cari al “popolo nerd” hai doppiato anche Deadpool. Quale dei due ti è piaciuto di più?
Sono completamente diversi. Andor rivoluzionario ribelle, ma nello stesso tempo ha degli schemi dentro di sé molto forti, delle motivazioni molto forti. È molto centrato.
Wade Wilson/Deadpool è un pazzo scriteriato che lotta per amore, forse non solo per la sua donna, ma soprattutto per se stesso. E’ un cinico, ma credo che questi due personaggi siano accomunati da un grande cuore.
Che poi sono quei cuori che rimangono dentro le persone che li vedono, che li ascoltano. E’ come se, in un certo senso, fossero un solo personaggio e fossero i lati di una stessa medaglia.
Trovi differenze tra i fan di Star Wars e quelli della Marvel? Ti sembrano critici e agguerriti nello stesso modo oppure ce ne sono di più morbidi nelle valutazioni?
Io penso che con Andor e Deadpool/Wolverine abbiano dato una grande scossa a tutte le produzioni. Lo penso perché si stanno perdendo un po’ di cose alla Disney, però credo che con queste due produzioni si siano rimessi a paro paro anche verso i fan più agguerriti.
Ti è mai capitato di rimanere particolarmente legato ad un personaggio che hai interpretato o che hai doppiato?
Guarda, in realtà io penso di avere dentro di me gran parte dei personaggi che ho doppiato.
Credo che un po’ di Deadpool sia dentro in ognuno di noi.
Tutti avremmo voluto avere quello sguardo intenso e profondo di Diego Luna e non posso non dire che questi due personaggi, comunque, hanno segnato il mio modo di interpretare e di entrare dentro i personaggi. Loro due sono iconici e quindi, essendo iconici, sono inevitabilmente i due personaggi che mi sono più a cuore.

Per dare vita ad un personaggio immagino sia necessario “diventare quel personaggio”. E’ facile poi uscire dall’interpretazione e tornare sé stessi?
Beh, il doppiaggio è soprattutto tecnica, ma in realtà è vero, non solo ti rimangono dentro certi personaggi, come questi due di cui abbiamo parlato e tanti altri. Però io penso che sia giusto che non si debba mai uscire totalmente da un personaggio, che un po’ di personaggio debba rimanere sempre dentro di noi. Altrimenti che lo facciamo a fare questo lavoro straordinario?
Raccontaci qualche esperienza particolare a livello interpretativo, qualche personaggio che non era nelle tue corde o che hai ritenuto particolarmente complicato interpretare
Fosse per me, doppierei tutte le cose che ho doppiato da quando ho 10 anni fino a ieri.
In realtà, non mi sento mai all’altezza, essendo un uomo e un attore critico.
Affronto ogni lavorazione, ogni personaggio, ogni film o produzione televisiva, sempre come se fosse la prima volta affidandomi al personaggio che sto doppiando e al direttore che mi sta dirigendo.
Quindi non riesco a raccontarti una cosa in particolare. Io cerco di far diventare ogni occasione lavorativa un viaggio, un’esperienza, quindi è tutto particolare, è tutto magico e tutto come se fosse la prima volta ma anche come se fosse l’ultima. Quindi posso dirti solamente questo, che niente è nelle mie corde, ma tutto può essere nelle nostre corde. L’importante è lavorare, studiare con obbligazione, compassione. fantasia, ma soprattutto con tanta curiosità.
E con i fan? Com’è il rapporto?
Con i fan non lo so com’è il rapporto, perché io non vivo i social, non sono ancora social. Forse li aprirò, prima o poi, perché poi quando li incontro è sempre un grande abbraccio. In realtà avrei bisogno di sentire l’amore dei fan ogni tanto, poi me ne rendo conto, però ecco… forse dovrei dare più spazio e darmi anche a un mondo social. Ci arriverò un giorno… ci arriverò.
E’ mai successo che ti sia dispiaciuta la fine di un personaggio e avresti voluto poterlo salvare per continuarne la storia?
Beh, io ti devo dire che quando ho finito di doppiare l’ultima puntata di Andor, un po’ mi è dispiaciuto. Anzi non mi è dispiaciuto solo un po’, mi è dispiaciuto molto.
Mi è dispiaciuto da un punto di vista del personaggio. Ma poi mi sono messo nei panni di questo attore, di Diego Luna che credo abbia anche prodotto la serie, e ho pensato a come si è sentito lui. Mi sono emozionato per questo perché non avrebbe dovuto finire, non sarebbe dovuto finire in quella maniera, anche se poi, dopo quel punto, inizia il film.
Però, ecco, mi sono emozionato pensando a lui perché è un peccato che un personaggio del genere debba in un certo senso finire, anche se poi non è tecnicamente la fine.

Hai progetti futuri a cui tieni particolarmente?
Non ho progetti futuri a cui tengo particolarmente, tengo a tutti i progetti futuri e anche a quelli presenti che poi sono quelli futuri.
Però, cerco di trattare tutte le mie lavorazioni, tutte le mie cose della vita, come se fossero particolari e soprattutto uniche.
Consiglieresti ai ragazzi di oggi la strada dell’attore o del doppiatore?
Quello che posso dire è di fare teatro, tanto, ad ogni livello. Non c’è nessun problema. Guardare tanti film, nutrirsi di musica, mangiare musei, ascoltare le mostre. Andare in giro ad osservare le persone.
Creare il bagaglio più grande dentro di noi, di esperienze, di viaggi, di passeggiate, di meditazioni, di curiosità. Siate curiosi sempre in ogni campo.
Una domanda che mi incuriosisce particolarmente: ma quanto hai riso dovendo pronunciare le battute di Deadpool?
Io credo che un personaggio così divertente, così fuori dagli schemi, così pazzo, così maniaco sessuale, così incredibilmente intelligente e simpatico non mi ricapiterà mai più. Ti dico che mi sono tanto divertito, ho faticato per stare dietro al suo ritmo e alla sua bravura meravigliosa.
Sì, devo dire che quando doppi dei personaggi del genere con degli attori del genere, che sono bravissimi, inevitabilmente il doppiatore si diverte e diventa più bravo.

Ringraziamo davvero tanto Francesco per essere stato con noi e diamo appuntamento sia a lui che agli appassionati di Andor per lunedì 19 maggio, alle ore 21:00, con una LIVE dedicata alla serie. L’ospite d’onore sarà proprio Francesco Venditti che ci racconterà anche qualche retroscena. Che sia in diretta o, successivamente, in differita, non perdetevela!
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