La serie Star Wars Micromachines anni 90: il sogno di tutti i bambini

I giovani fan di Star Wars degli anni 90 sicuramente si ricorderanno i bellissimi “giocattoli” a marchio GIG quelli della serie “Micro Machines” della Galoob. La Kenner infatti non era l’unica compagnia di giocattoli che rilanciò al pubblico Guerre Stellari in quel periodo. Galoob, una delle più grandi aziende del giocattolo durante gli anni 80 e 90, combinò la popolarità della sua linea Micro Machines con la saga di Star Wars (a quel tempo si conosceva solo la serie classica).

Come da tradizione Micro Machines, i minuscoli veicoli nulla avevano a che vedere con semplici giocattoli, presentavano uno standard qualitativo molto alto, particolari minuziosi fino all’ossessivo. Il catalogo era veramente molto ampio (abbastanza per ricreare un intero pianeta), ma ce ne erano alcuni che veramente si distinsero dagli altri per quanto riguarda il design creativo, la meccanica e il divertimento. E sono ancora molto ricercati dai collezionisti.

Ne proporrò qualcuno, amici miei se siete cresciuti in quegli anni preparate i fazzoletti!

Dagobah Playset

Con questo playset Galoob ha ricreato fedelmente il pianeta, la capanna di Yoda, la cava del lato oscuro dove Luke incontra il suo alter ego,  per non parlare del fatto che potevamo ricreare la scena del film quando Luke Skywalker solleva il suo X-Wing sommerso dalle profondità della palude. L’unico “difetto” di questo set è la figure di Yoda inclusa, lasciato seduto permanentemente su un macigno …

Battle of Hoth Playset

Che dire, una delle scene più epiche riprodotta in questo fantastico modellino. Naturalmente, non è un caso che la parte migliore del film sia stata immortalata sotto forma di un giocattolo di plastica, Echo Base (con stanza hangar per veicoli), AT-AT, Luke, Han … qui sono presenti praticamente tutti i personaggi principali della scena cinematografica.

C-3PO Transforming Playset: The Mos Eisley Cantina

Ovvero “aprendo la testa” del nostro simpatico droide, all’interno potevamo trovare la cantina di Mos Eisley. Il set è principalmente diviso in due parti e ricrea la famosa scena di Han e di Greedo seduti nel salottino di fronte al bancone, con le truppe imperiali dietro la porta apribile e azionabile con una leva posta sul retro. Dall’altra parte troviamo la rampa di lancio del Falcon, ovviamente inclusa nel set c’era la famosa astronave “dettagliatissima per l’epoca”.

Millennium Falcon Playset

Al momento del suo rilascio, il Millennium Falcon era il più grande set disponibile. Si apriva con una cerniera frontale: una metà del Falcon consisteva nell’interno della nave come si vede in una nuova speranza e l’impero colpisce ancora. Il set aveva spazi che contenevano le caratteristiche dell’ astronave, come la tavola di holiquess Dejarik (senza holomonster), scompartimenti segreti nel pavimento per nascondere figurine e un cannone rotante che sparava missili. Bellissima e dettagliata anche la cabina di pilotaggio. L’altra metà del set consisteva in un hangar rotante che conteneva tre navi e anche una gru funzionante per afferrarli. Tutto questo, nonostante il fatto che il Millennium Falcon dei film non avesse lo spazio sufficiente per ospitare l’X-Wing di Luke! Crediamo che la Galoob con questo set avrebbe voluto offrire due giochi in uno: l’interno del Millennium Falcon e una generica base ribelle di qualche tipo.

Star Wars Double Takes Death Star Playset

Ricordate quando sopra ho scritto che il Millennium Falcon playset era il più grande set al momento della sua uscita? Si! Ma all’orizzonte c’era un qualcosa di ancora più grande, quello che avrebbe cavalcato l’onda del boom di Star Wars durante il rilascio della Trilogia Special Edition. Trattasi del palyset della Morte Nera. A “giocattolo”chiuso si poteva ammirare la splendida stazione spaziale imperiale sulla cui cima svettava il minaccioso Falcon, contornato da altre navi imperiali sempre incluse, che avrebbe formato la cupola con la base ribelle del set interno. Galoob aveva messo tutto il suo impegno e la fantasia meccanica per questo progetto meticoloso, che sarebbe diventato il coronamento finale dell’azienda per quanto riguarda Guerre Stellari. Certo, era una specie di aggroviglio di scene da mettere insieme, ma il risultato finale era incredibile: una Morte Nera che si apre (con un rapido movimento a scatto) per rivelare una riproduzione a più livelli di Mos Eisley e della casa della famiglia adottiva di Luke, quest’ultima con i resti carbonizzati di Owen e Beru modellati sul pavimento del deserto, inoltre era presente anche la scena dei sabbipodi e dell’arrivo alla cantina. Un altro aspetto strettamente legato al giocattolo stesso era l’opera che adornava la scatola. L’opera d’arte utilizzata su ciascuna confezione era stata dipinta da Ralph McQuarrie – l’uomo che praticamente ha ideato l’universo di Star Wars come lo conosciamo.

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Spero di non avervi fatto emozionare troppo! 😀

“Che la Forza sia con Voi”

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