Maleficent: Signora del Male – La Recensione!

Maleficent: Signora del Male

Arriva domani nelle sale Maleficent: Signora del Male, il nuovo film Disney che vede Angelina Jolie mettere nuovamente gli abiti (e le ali) di Malefica, la cattiva de “La Bella Addormentata nel Bosco”, e questa è la nostra recensione!


Facciamo però prima un passo indietro prima di procedere con il nostro commento al film.

Noi siamo e saremo sempre Guerrestellari.Net, la più longeva realtà che parla di Star Wars in Italia. Con il nuovo restyling grafico del sito tutta redazione si è chiesta se non fosse anche il caso di creare una sezione di recensioni aggiuntiva per poter dar sfogo alla nostra grande passione per il cinema e le serie TV.
In passato era una presente una sezione di cinema “generalista” sul forum di Gs.Net, chiamata “Non Solo Star Wars”, che è rimasta a lungo visibile fino al nuovo restyling. Quindi, abbiamo deciso di riaprirla senza trattare le news dal mondo del cinema – così da non far perdere al sito la sua natura “starwarsiana” – e sperando che una recensione di un blockbuster o di una serie ogni tanto non vi possa disturbare. Speriamo anzi che possa essere utile anche per conoscere meglio tutti noi membri della redazione, i nostri gusti e le nostre opinioni.

Concluso questo lungo, quanto doveroso cappello introduttivo, torniamo dalla Signora del Male, che ha atteso fin troppo, e non vogliamo di certo scatenare la sua ira!

Sono passati ben cinque anni dagli eventi del primo film e la piccola Principessa Aurora è cresciuta e governa la brughiera in questo periodo di pace sotto l’occhio vigile (?) delle tre fatine e di Malefica, che nonostante esser stata colei che ha risvegliato la Bella Addormentata, è ancora temuta dalla popolazione umana.

La notizia della scomparsa di alcuni abitanti magici della foresta sembra però esser messa in secondo piano quando il Principe Filippo chiede la mano di Aurora, ed il suo matrimonio e la sua incoronazione sembrano imminenti.

La Regina Ingrith, madre di Filippo interpretata da una bellissima Michelle Pfeiffer, riesce a risvegliare in Malefica il suo lato peggiore, mettendo a rischio la tanto voluta pace nella brughiera e la stessa vita di Malefica.

Se nel primo capitolo abbiamo visto la storia de La Bella Addormentata nel Bosco raccontato da un punto di vista diverso rispetto al cartone del 1959, in Maleficent: Signora del Male ci troviamo di fronte a una storia completamente originale. Le classiche ambientazioni fiabesche, fanno da cornice a temi tutt’altro che superficiali.

La Scelta svetta tra tutti; la Scelta di compiere un’azione che ci porrà sotto un’ottica diversa agli occhi degli altri, nonostante il nostro passato e il nostro status. In Maleficent non esistono cattivi assoluti, ma personaggi che, posti davanti a momenti difficili nella loro vita, devono scegliere se arroccarsi dietro una scorza di malvagità o cercare il buono e vivere nella luce. La stessa Ingrith dimostra fin dai primi minuti del film di essere un personaggio molto forte, capace di tener testa a Malefica sia come donna di potere che come attrice, con una Pfeiffer che ci regala momenti molto intensi nella sua recitazione.

L’ambiente, la continua lotta tra progresso tecnologico a scapito della natura che ci circonda, è un’altro tema molto importante nonché attuale che viene messo in risalto nel film. E se la soluzione fosse la coesistenza?
In più di un momento Disney ci meraviglia e ci catapulta in un ambiente costruito ad hoc che, nonostante sia digitale, dimostra la forza dirompente e rigogliosa della natura, e quanto sia importante averne cura. Un messaggio che funziona e colpisce sia grandi che piccini.

Uno sguardo al futuro

In Maleficent, sia nel primo come nel secondo capitolo, abbiamo davanti una Disney disposta a rimettere in gioco i suoi stessi simboli per reinventarsi e creare una Classica Nuova Fiaba. Diverse icone storiche dell’azienda stessa si evolvono e cambiano significato. Il Castello, logo della casa produttrice, da ambiente di magia, felicità e lieto fine, si trasforma in un covo di menzogne, sotterfugi e sviluppo bellico. Le stesse Corna di Malefica, da stereotipo di malvagità assoluta ed egoismo, si evolvono e vanno a rappresentare integrazione e accettazione delle diversità.

Questa scelta di rompere con i vecchi simboli della casa di Topolino è ormai una linea assodata nel nuovo filone di produzioni, ma di certo in questo film è stata azzeccata.

Come è già successo nella Nuova Trilogia di Star Wars, in Rogue One, nel prossimo Frozen 2 o ancora in passato con Jasmine di Aladdin e Ribelle The Brave, anche in Maleficent: Signora del Male viene riproposto il pensiero che non solo gli uomini sono degli eroi. I personaggi maschili sono presenti, ma sono il trio Malefica-Aurora-Ingrith a tenere in mano le carte del film e decidere le sorti di tutto ciò che le circonda. Un ultimo, ma non meno importante messaggio, da consegnare ad una società dove la parità tra sessi accende ancora diversi dibattiti.

Piccola curiosità: se sarete attenti durante i titoli di testa, noterete delle movenze e smorfie parecchio familiari… stiamo parlando del Lickspittle interpretato dal nostro amato Warwick Davis!

In conclusione, Maleficent: Signora del Male è un film perfetto per tutta la famiglia dove si ride, si riflette e si vive un assaggio del famoso “vissero felici e contenti”. Viene mostrato il seguito di una storia amata e conosciuta da tutti, approfondendo ancora di più l’universo e i suoi personaggi, unendo gli elementi classici di una Favola Disney a un tipo di sperimentazione nuova.

Maleficent è la Nuova Classica Fiaba di cui avevamo bisogno.

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