[Spoiler] Rian Johnson parla di Snoke, Luke Skywalker, Rey in Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Rian Johnson ha iniziato a parlare un po’ più a ruota libera di Star Wars: Gli Ultimi Jedi e, in particolar modo, degli importantissimi momenti che hanno visto coinvolti Snoke, Luke Skywalker e Rey.

Andando in ordine con i personaggi:

STAR WARS: THE LAST JEDI
Andy Serkis as Snoke and Domhnall Gleeson as General Hux

Quando stavo lavorando su Kylo, sono arrivato ad un momento in cui ho pensato che la cosa più interessante sarebbe potuta essere scuotere le sue fragili fondamenta all’inizio del film. Alla fine della pellicola, passa dall’essere un “voglio essere Vader” ad essere una persona che sta sulle sue gambe, un villian complesso che prende il potere.

Ma la domanda era: Che posto avrebbe potuto avere Snoke alla fine di tutto questo? Ciò mi ha fatto realizzare che la cosa più interessante sarebbe stata quella di eliminare la dinamica tra “imperatore” e apprendista, i cui risultati si vedranno nel prossimo. Tutto questo ha anche portato alla possibilità di questa drammatica svolta a metà pellicola, che potrebbe essere un punto di connessione molto importante tra Kylo e Rey.

Sulle origini del personaggio e sul perché non sono state raccontate:

Penso sia un argomento interessante. Non ho mai voluto deridere i fan che proponevano delle teorie. E’ parte del divertimento di essere un fan di Star Wars. Se ci fosse posto in un’altra storia, spero che venga raccontato…

Se avesse stoppato brutalmente una di quelle scene e fatto un discorso di 30 secondi sul fatto che potesse essere Darth Plagueis non avrebbe avuto alcuna importanza per Rey. Se lo avesse fatto, Rey sarebbe rimasta stupita e avrebbe detto ‘Chi?’ e tutto sarebbe andato avanti. E non sto dicendo che sia Darth Plagueis.

Su Luke:

“Avevo fortissime esitazioni” dice parlando della morte del personaggio: “Ero terrorizzato. Era un crescente senso di paura quando mi sono reso conto che avesse senso in questo capitolo.”

La decisione non l’ha presa da solo:

Non è che ho scritto la sceneggiatura e gliel’ho messa sulla scrivania. Una cosa molto importante per me era quella di poter collaborare con i ragazzi della Lucasfilm fin dall’inizio. Mi sono trasferito a San Francisco per alcuni mesi e andavo alcune volte a settimana da loro per tenerli aggiornati, esporre le mie idee e specialmente le più importanti.

Penso che il viaggio dell’eroe di Luke Skywalker si sia concluso con Il Ritorno dello Jedi. Questa trilogia è il viaggio di Rey, Finn e Poe. La storia di Luke si deve accoppiare con quella di Rey.

Su Rey e la rivelazione sui genitori, dei banali mercanti di rottami, alcolisti e morti su Jakku:

Qual è la risposta più potente a quella domanda? Qual è la cosa più difficile che Rey potesse sentite? Queste sono le cose che si cercano quando si sfidano i propri personaggi.

Ho ripensato al momento “Sono tuo padre” con Vader e Luke e la ragione per cui penso funzioni non credo sia la sorpresa o il colpo di scena ma perché è la cosa più difficile per Luke e il pubblico che potessero sentire in quel momento. Fa diventare un villain, un qualcuno che odi e vorresti uccidere parte del nostro protagonista. Dovevamo iniziare a pensare a questa persona in termini più complessi, ad un arco di redenzione.

Nel nostro film, è abbastanza l’opposto. La cosa più facile per Rey e il pubblico da sentire è che lei sia figlia di questo e quell’altro. Questa cosa avrebbe portato la situazione a completamento e avrebbe fatto trovare istantaneamente a lei un posto in questa storia. La cosa più difficile per lei, non era quindi ricevere una risposta così facile. Non solo quello, ma Kylo prova anche ad usare il fatto che tu non abbia una risposta per indebolirti e avvicinarti a lui. Doveva trovare la forza di stare sulle proprie gambe e definirsi nella storia.

Conclude, commentando la possibilità – secondo alcuni – che non sia una risposta definitiva:

Non posso parlare di quello che faranno (Chris Terrio e JJ Abrams). In questi film c’è sempre un “certo punto di vista”. Ma per me, in quel momento Kylo crede che sia la verità. Non penso stia giocando di strategia. Penso che sia quello che vede quanto si toccano le dita ed è quello che crede. E quando glielo dice, in quel momento, lei ci crede.

Su Entertaiment Weekly potete trovare molte altre dichiarazioni sulla pellicola (non solo del regista), di cui vi abbiamo riportato – speriamo – le più interessanti.

Vi invitiamo, ancora per qualche giorno, ad evitare spoiler non ben segnalati nei commenti sui social. Vi ringraziamo per la comprensione.

A questo link, invece, potete trovare la nostra multirecensione di Star Wars: Gli Ultimi Jedi. 

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