John Boyega parla di Rian Johnson e della sua esperienza con Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Con l’arrivo della nuova trilogia di Guerre Stellari, il mondo assisteva al ritorno sul grande schermo della saga di fantascienza più iconica degli ultimi quarant’anni. Ma mentre J. J. Abrams è riuscito a incantare gli spettatori con l’effetto nostalgia del suo Risveglio della Forza, cosa succederà ora con Rian Johnson alla regia de Gli Ultimi Jedi?

L’attore che interpreta Finn, John Boyega, ha rilasciato un’intervista a Entertainment Weekly, dove gli è stato chiesto come fosse diverso girare Star Wars sotto l’egida di Rian.

Ogni persona che lavora alla saga regala un’energia differente e una prospettiva nuova al lavoro e Rian ha sicuramente uno stile unico. Rian é un tipo simpatico. Lo immagino come Babbo Natale, un regista part time appena arriva Dicembre. Si fa crescere la barba e fa cose, perché è nella sua natura essere generoso, è simpatico sul set ed e sempre divertente.

Boyega è convinto che utilizzare registi diversi per ogni episodio – compresi spin-off – sia un metodo infallibile di mantenere il franchise fresco e attuale dopo quarant’anni.

Quello che le persone non capiscono a volte, è  che alla base di quelle storie che ci accompagnano a lungo c’è il proporre nuove idee, espandere l’universo. Così si hanno nuove storie, nuovi personaggi, o anche solo una nuova prospettiva. [Rian] ha avuto la possibilità di fare le cose in grande, e mi ritengo un maniaco di Star Wars, ma per alcune cose che ho visto ho esclamato ‘beh, questa è la prima volta anche per me’. E per me questa è l’esperienza definitiva.

La seconda volta all’interno del nuovo Star Wars suona diversa, come se non fossimo più novellini introdotti alla galassia lontana lontana

La seconda volta è come tornare a casa tramite uno strano déjà vu, solo che questa volta è come stare a casa. Sei a tuo agio nel tuo personaggio e pronto all’azione ma è così diverso, perché da ora tu sei conosciuto come Finn e c’è Rey e fai parte della cultura in qualche oscuro modo.

Ciò che rende Finn un personaggio unico é che quando lo conosciamo, è il primo protagonista che è ovviamente spaventato da ciò che sta succedendo, come si può vedere in alcune scene molto divertenti de Il Risveglio della Forza. È una tattica che ha affinato durante l’audizione per il ruolo.

Durante l’audizione ho notato che il posto del mio personaggio era a metà tra il comico e la paura. È la ‘nostra’ rappresentazione nel film – qualcuno che dica ‘questa cosa è veramente pericolosa’. Finn è una parte di me, solo ingigantita. Ma è stato divertente tutto. È divertente perché mentre Rey si fa carico di tutto lo stress, io corro da ogni parte, faccio cose fighe e dico le battute, e mi diverto.

Non tutto è rose e fiori sul set de Gli Ultimi Jedi: c’è anche qualcosa di cui lamentarsi nel lavorare con Johnson.

Se devo essere sincero, odio la sua playlist sull’iPhone. Ha una versione country per ogni grande singolo hip-hop sia mai stato fatto e non riesco a capacitarmi dove li abbia trovati. È tremendo, blasfemo. A parte questo, è veramente incredibile. 

Fonte: Entertainment Weekly

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