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(Dimmi come vesti e ti dirò... da dove vieni)
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     Ufficiali Imperiali

     La somiglianza tra le uniformi imperiali e quelle dei nazisti è evidente —più che nel taglio sartoriale, non certo identico— nell'immagine di lugubre e spietata efficienza che trasmettono: non a caso, il richiamo visivo più forte è quello degli stivali. A rafforzare l'identificazione allegorica tra gli imperiali e i gerarchi nazisti è la natura stessa di queste figure, il loro modo di atteggiarsi, le loro efferatezze, l'ideologia militarista dell'Impero nel suo complesso, un regime crudele, oppressivo e razzista.


A sinistra il Gran Moff Tarkin, a destra il Barone Manfred Von Richtofen, meglio noto come Barone Rosso; prima di diventare un asso sugli aerei da combattimento durante la Prima Guerra Mondiale, aveva militato nei cavalleggeri, gli ulani; anche nei suoi voli continuò a indossare l'ulanka, l'uniforme tipica.



     Ma l'affinità sartoriale più diretta è quella con le ulanka, le uniformi degli ulani della cavalleria bavarese, in voga fino alla Grande Guerra. Tolte le decorazioni e i bottoni, le linee delle uniformi imperiali sono pressoché identiche a quelle dell'ulanka.




     Truppe d'Assalto Imperiali

     I soldati d'élite imperiali —quindi non i soldati semplici, irrilevanti nei film di Star Wars— non indossano uniformi o tute mimetiche, ma vere e proprie armature; e in testa non portano berretti militari ma caschi simili ad elmi antichi. Il loro aspetto ha quindi forti analogie con quello dei cavalieri medievali, protetti anch'essi da corazze composte da tante piastre ravvicinate in modo da non esporre parti vulnerabili ai colpi nemici; e poi ginocchiere, ed elmi che celano del tutto il viso.
     L'ennesimo rovesciamento simbolico operato —consapevolmente?— da Lucas consiste nell'associare un immacolato colore bianco alle truppe che, per eccellenza, quando entrano in scena rappresentano la violenza e l'oppressione. L'Autore vuole forse suggerire che i "regimi" di ogni tipo possono anche nascondersi dietro un'immagine di ordine?




     Marina Imperiale, ufficiali da campo

     Il riferimento all'elmo kabuto dei samurai, che abbiamo già visto per l'elmo di Darth Vader, ci torna utile un'altra volta per individuare l'origine di altri copricapi imperiali: quello degli ufficiali di terra, come Veers a bordo dell'AT-AT a Hoth, o degli ufficiali della marina imperiale visti in ROTJ.





     Droidi da battaglia

     I droidi da battaglia della Federazione del Commercio hanno teste da uccello stilizzato ma, nel loro complesso, sono riconducibili all'immagine dello scheletro antropomorfo. Infatti il loro precedente possono essere i memorabili guerrieri scheletrici dell'incarnazione hollywoodiana degli Argonauti (Jason and the Argonauts, 1963), veri precursori dell'era degli effetti speciali. È curioso notare che, a distanza di tanti anni, e dopo un'incredibile evoluzione dei "trucchi" cinematografici, in primis il digitale, sia nel vecchio film di Hollywood sia nel ben più recente Episodio I gli attori in carne ed ossa abbiano ugualmente dovuto girare le scene lottando contro avversari che non vedevano, poiché sarebbero stati aggiunti soltanto in fase di postproduzione: allora con la vetusta tecnica della "stop-motion", oggi con realistiche animazioni CGI.




     Sebulba, Piloti di Naboo

     Gli occhialoni indossati in Episodio I dai piloti dei caccia naboo N-1 ricordano molto quelli in uso durante i primi decenni della storia dell'aviazione. Nella foto qui sotto, al centro, il ritratto di tre kamikaze della Seconda Guerra Mondiale. Anche Sebulba, durante la corsa dei pod, indossa occhiali simili a quelli degli aviatori storici. A destra la foto di "Wild Bill" Hopson, il "postino volante" degli Anni Dieci.





     Piloti ribelli

     Sorprendente è la somiglianza tra le tute arancioni dei piloti di caccia dell'Alleanza Ribelle e quelle dei piloti della Marina americana tra il 1957 e il 1969. Qui a fianco è raffigurato il pilota Calvin Larsen, raffrontato a Biggs Darklighter: anche il casco dei ribelli, bianco con decorazioni personalizzate, è del tutto analogo a quello degli avieri statunitensi. È azzardato leggere negli stormi di caccia ribelli la lotta degli USA, paladini dell'ordine internazionale, contro i regimi oppressivi? Forse sì.




     Fanteria ribelle


     La fanteria ribelle, vista in azione nella battaglia di Hoth, ne L'Impero colpisce ancora, veste uniformi imbottite del tutto analoghe a quelle degli artiglieri americani.




     Depa Billaba

     L'Oriente compare ancora una volta legato ai maestri Jedi, a riprova del fatto che l'influsso di quelle culture è così forte nell'etica dei cavalieri ideati da Lucas da tradursi quasi sistematicamente nella contemporanea adozione di modelli visuali adeguati.
     Questa volta, però, non si tratta dell'Estremo Oriente, ma dell'India. Depa Billaba, un membro del Consiglio dei Jedi, ha la fronte ornata da un paio di bindi, gioielli applicati alla pelle (o talvolta dipinti) tipici delle donne indiane.




     Ephant Mon

     Lo strano alieno chiamato Ephant Mon presente alla corte di Jabba (e protagonista insieme a Ki-Adi-Mundi di un fumetto Dark Horse) sembra un "uomo elefante". In realtà, più che al familiare pachiderma dalle lunghe zanne, parrebbe ispirato a un suo antenato preistorico, il Platybelodon, vissuto nel Cenozoico, 5 milioni di anni fa. Come l'alieno in questione, l'antico mammifero aveva una proboscide grossa e piatta attaccata al muso, e non mobile come quella dei moderni elefanti; aveva due zanne corte e altre due simili a grossi denti, che infatti troviamo anche nel buffo Ephant Mon; e infine l'altezza dei due esseri è la stessa: due metri.




     Predoni tusken

     Misteriosi e sfuggenti, signori del deserto, i Tusken appaiono completamente avviluppati in bende. Anche il loro volto è occultato da una stretta fasciatura, che lascia liberi solo gli occhi, a loro volta protetti da lenti scure a schermo dalla fortissima luce solare che la sabbia riverbera. La loro maschera non deve tuttavia essere interpretata come un volto alternativo, come simbolo estrinseco di una caratteristica che il personaggio deve tener celata - positiva o negativa che essa sia - bensì come parte integrante di un abito etnico, tipico di un popolo nomade che vive tra le dune e le rocce desertiche (modelli dei Tusken sono, inequivocabilmente, le popolazioni berbere dell'Africa settentrionale).

     Probabilmente EpII modficherà alquanto il presente modo di interpretare i predoni del Mare delle Dune, ma - almeno per quanto riguarda la Trilogia classica - siamo certamente in presenza di un "mascheramento" sui generis, che fa di questi affascinanti personaggi delle figure "a grado zero", positive o negative a seconda del punto di vista da cui le si consideri.


     Shu Mai

     L'aliena chiamata Shu Mai, che in Episode II: Attack of the Clones rappresenta una delle fazioni dei separatisti (Gilda Commerciale), ha un look ancora una volta spiccatamente orientale: in particolare una serie di anelli attorno al collo che richiamano quelli tipici della tribù padaung del Myanmar (ex Birmania), usati per costringere il collo ad allungarsi a dismisura durante la crescita.
     Il copricapo della stessa Shu Mai, invece, ricorda da vicino quelli tailandesi.



     Bossk (trandoshan)

     Il cacciatore di taglie trandoshan Bossk, che compare brevemente ne L'Impero tra quelli ingaggiati da Darth Vader, potrebbe essere ispirato ai gorn, dell'episodio Arena della serie classica di Star Trek; ma c'è da dire che questo tipo di aspetto rettiloide è molto diffuso nella sci-fi, ed è probabile che esista un antenato comune.



     Kaminoani

     I kaminoani derivano la loro iconografia dall'immagine classica dell'alieno presente nell'immaginario degli ultimi decenni; ma in particolare ereditano la tipologia dell'alieno longilineo di Spielberg, finendo per ricordare da vicino gli alieni di Incontri ravvicnati del terzo tipo e A.I.




     Dud Bolt

     Uno degli alieni piloti di podracer che compaiono in Episodio I, Dud Bolt, a un certo punto dello sviluppo aveva un look che omaggiava il cattivo Dick Dastardly e il suo perfido cane Muttley, personaggi indimenticabili di una serie di cartoni animati famosa e molto amata, Wacky Races. In questa tenuta Dud Bolt sembra un'incarnazione perfetta del fido Muttley. Nel film, tuttavia, si intravede appena senza la tuta in pelle e gli occhiali da pilota.



     Jar Jar Binks

     Jar Jar è stato paragonato a un gran numero di animali diversi: una rana, un cavallo, ecc. Ma sicuramente la creatura che più lo ricorda è un essere preistorico, l'adrosauro.




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Oltre alle immagini legate a Star Wars, che come quasi tutte le illustrazioni di questo sito sono copyright della Lucasfilm L.t.d., in questo articolo sono presenti alcune immagini tratte dal volume "The Magic of Myth", edito dalla Bantam/Spectra nel 1997; altre provengono da "The Power of Myth", edito da Dorling Kindersley / LucasBooks nel 1999. Infine è stato di grande aiuto anche il saggio online Star Wars Origins di Kristen Brennan.




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