Dieci anni di Dark Resurrection vol. 0

Dark Resurrection vol.0
#venerdìcinema: Dark Resurrection vol.0

Sono passati 10 anni da quel fatidico 8 settembre 2011, giorno in cui è stato proiettato in anteprima, al Teatro Ariston di Sanremo, Dark Resurrection vol.0, secondo capitolo (nonché prequel) della saga creata da Angelo Licata, pubblicato 4 anni dopo l’uscita del primo volume: Dark Resurrection vol.1.

Che cosa è Dark Resurrection vol.0:

Dark Resurrection vol.0 è un film sperimentale senza scopo di lucro, liberamente ispirato all’universo di Star Wars. Il film è un mediometraggio e il budget per realizzarlo è stato di 27.500 .  Scritto, diretto e prodotto da Angelo Licata, il secondo fan film di fantascienza italiano ispirato all’universo di Guerre stellari di George Lucasprequel del film Dark Resurrection – Volume 1. Il film è stato proiettato in anteprima l’8 settembre 2011 al Teatro Ariston di Sanremo e ha raccolto 20.000 visualizzazioni nei primi tre giorni di pubblicazione su internet. È stato inoltre trasmesso su Rai 4 nel 2012.

Attualmente Dark Resurrection vol.0 ha raggiunto 5 milioni di visualizzazioni sul canale YouTube.

Sinossi:

l Maestro Sorran, Ossessionato dalla ricerca di un antica civiltà che secondo la leggenda custodisce il segreto dell’immortalità, si imbatte dopo molti anni nel relitto della loro nave stellare più potente: La Resurrection.
Sorran ignora i pericoli e ordina alla sua squadra di attraccare. Gli esploratori e Sorran stesso, affronteranno i misteri della Resurrection e il segreto dell’origine del lato oscuro.

Il Volume 0, nella sceneggiatura originale scritta da Angelo Licata e Fabrizio Rizzolo, non era che il prologo del Volume 2. Dopo mesi di postproduzione ci siamo resi conto che quella parte meritava di essere sviluppata a dovere in quanto raccontava vicende molto interessanti sul passato del cattivo “Lord Sorran“, e sulla mitologia di Eron, vero fulcro di tutta la storia.

Dark Resurrection vol.0 – DVD Cover

Recensioni:

Dopo l’anteprima mondiale (guarda le foto della serata), tenutasi lo scorso 8 settembre, Dark Resurrection Volume 0 è stato pubblicato in Rete, sul sito ufficiale della fan saga. Il film di Angelo Licata, ispirato all’universo di Star Wars, ha conquistato il Web, totalizzando oltre 20 mila visualizzazioni in soli tre giorni di diffusione.

Il film è il prequel di Dark Resurrection e sarà seguito dal Volume 2. L’opera si concentra sul Maestro Sorran. Lo jedi decaduto è alla ricerca di un’antica civiltà leggendaria, che custodirebbe il segreto dell’immortalità. Il ritrovamento della Resurrection, la loro nave stellare più potente, porterà Sorran alla scoperta dell’origine del lato oscuro…

Recensire i due volumi di Dark Resurrection è un lavoro abbastanza facile per chi scrive: sono fanfilm prodotti a regola d’arte, con attori bravissimi, effetti speciali mozzafiato ma, cosa più importante e che non troverà mai un valore più alto, sono fatti con cuore e passione.

La regia di Angelo Licata per Dark Resurrection volume 1, nonostante il basso budget, è di sicuro impatto, a metà tra uno stile Sci-fi da serie Tv e un pizzico di vena documentaristica per far sì che lo spettatore rimanga totalmente avvolto dall’avventura portata su (piccolo) schermo. Per Dark Resurrection Volume 0, invece, viene abbandonato il tono più leggero del primo capitolo e, sebbene si tratti di un prequel che verte ad analizzare le origini della saga creata da Licata, i toni sono molto più oscuri e minacciosi: la scelta della trama (che originariamente era stata creata per fare da prologo al Volume 2, ma ne parleremo in seguito) si riflette anche sullo stile registico, rendendo l’esperienza visiva più dinamica, più accattivante e letteralmente da mascella a terra, con uno stile registico unico che intrattiene lo spettatore per tutta la durata del mediometraggio.
La sceneggiatura per Dark Resurrection Volume 1 è scritta da Angelo Licata e Andrea Scibilia, e porta in scena una storia esplorativa, che analizza le origini di uno dei misteri più grandi legati all’universo di Star Wars: da dove è nata la Forza? Da dove trae potere il lato Oscuro?
In parte le domande troveranno risposta nel prequel Dark Resurrection Volume 0, scritto sempre da Angelo Licata ma affiancato da Fabrizio Rizzolo, già presente in veste di attore nel Volume 1: il capitolo prequel della saga di Dark Resurrection, come scritto in precedenza, non era che il prologo del Volume 2. Dopo mesi di postproduzione i produttori e gli sceneggiatori si sono resi conto che  quella parte meritava di essere sviluppata a dovere in quanto raccontava vicende molto interessanti sul passato del cattivo Lord Sorran, e sulla mitologia di Eron, vero fulcro di tutta la storia, un capitolo dunque più oscuro e più dinamico rispetto al precedente Volume 1 che farà felice il Sith che risiede in voi.
Entrambi gli episodi, strizzano l’occhio all’universo espanso ufficiale, prendendo spunto da capolavori come la serie di videogiochi Jedi Outcast e numerose pubblicazioni editoriali.

20 DICEMBRE 2011 – Sono passati quasi 4 mesi dall’uscita di Dark Resurrection vol. 0, ovvero il prequel del vol. 1 entrambi girati dal regista Angelo Licata e che stanno facendo il giro del mondo come due dei fan film della saga più riusciti di sempre, la cosa che però stupisce è che sono prodotti interamente amatoriali e sopratutto italiani che dimostrano palesemente che il “nostro” cinema non è solo cinepanettoni e storie di drammi e di amore, premetto che non sono un amante del odierno cinema italiano ma non lo giudico, per mio gusto personale diciamo, cioè, preferisco vedere altro e questo DR è il “mio” altro e per di più, lo ripeto con un pizzico di orgoglio, “italiano”.
Giovedì 8 settembre, preso il pomeriggio di ferie e la mattina successiva, con il mio consolidatissimo compagno di avventure Marco Puglia, partiamo per il leggendario Teatro Ariston a San Remo nel quale ci sarà la premiere di DRv0; insieme agli amici della 501st Italica Garrison e Rebel Legion Italian Base faremo da cornice a questo evento, interpretando Darth Vader e soci per animare il preserata e realizzare un piccolo ma divertente intro iniziale.
Dopo un viaggio interminabile eccoci arrivati leggermente in ritardo, le prove sono già iniziate e appena arrivato mi prendono e mi sbattono sul palco per le prove con Sergio Muniz, io sono Darth Vader cazzo! Ma l’imbarazzo e l’effetto VIP si fa sentire, niente paura un bel respiro e mi spiegano il dafarsi, nessun problema è un gioco da ragazzi, un paio di prove e il gioco è fatto.
Durante le prove tutto liscio tranne un piccolo scossone generale per l’ingresso nel back stage di Nina Senicar…cioè, uno dice, si vabbè ma comunque dai….no no un pezzo di donna fotonica che incanta alla vista…. Ok bona! la Nina se ne va e si comincia: prima nel ingresso, completamente imbullonato, gente da tutta Italia, fotografi e vip sfilano sul tappeto rosso mentre noi animiamo il preserata con il pubblico e i fotografi per poi correre dietro le quinte e prepararsi per l’intro che procede per qualche minuto senza intoppi.
Terminato il tutto ci cambiamo alla velocità della luce e ci andiamo a sedere in platea perdendo qualche secondo dell’inizio, pronti a goderci la visione…
Dopo 41 minuti finisce questo viaggio e le mie sensazioni sono generalmente positive, certo avrei preferito un pò più di originalità, un paio di idee non mi hanno convinto, ma sono cose prettamente personali e che riguardano il gusto e le proprie aspettative, vado per ordine con Quello che mi è piaciuto:
1.      computer grafica: eccelsa, nulla da invidiare a parecchie produzioni hollywoodiane, al cinema quel “lieve contrasto” che in streaming si nota maggiormente è assente, l’effetto è strepitoso e la bocca è spalancata come quella di un bambino.
2.      la recitazione: decisamente migliorata e le interpretazione sono molto credibili. Mi hanno particolarmente impressionato il guardiano della Resurrection, Nevar e il capitano della Astronave della federazione.
3.      l’atmosfera: molto dark, cupa e decisamente ansiosa
4.      il design Lucasiano: è quasi assente tranne che per alcuni paletti necessari, ma è un’altro mondo, un’altra storia e l’ho trovato molto interessante.
5.      Le coreografie dei combattimenti: coreografate dai Flying Without Fear, decisamente spettacolari.
6.      la colonna sonora: Bruno Di Giorgi realizza delle musiche di altissimo livello, ti accompagnano in questo viaggio claustrofobico e cupo mantenendo l’epicità ed esaltando ogni emozione raccontata dai personaggi senza mai sbagliare un colpo! Assolutamente perfetta! Potete ascoltarla alla fine di questo post o scaricarvela dal sito del compositore qui

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