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THE CLONE WARS
episodio 3, "Shadow of Malevolence"


di Davide G. Canavero



Trama:

Adesso che non solo l'esistenza ma la natura stessa della Malevolence e della sua arma segreta sono divenute note alla Repubblica, viene deciso di tentare un attacco diretto alla nave separatista ricorrendo a una squadriglia di bombardieri Y-Wing (non troppo diversi da quelli che userà l'Alleanza Ribelle) al comando di Skywalker. Nell'hangar dell'incrociatore Resolute Anakin e l'ammiraglio Yularen tengono un briefing per i cloni pilota della Squadriglia Shadow scelti per la missione.


Il piano consiste nel portare un attacco alla Malevolence approfittando del fatto che la sua potente arma a ioni è pensata per colpire grandi incrociatori: le difese contro una piccola squadriglia di bombardieri non sono altrettanto fitte. L'obiettivo della missione, dunque, è sì la distruzione della nave, ma innanzitutto del suo ponte di comando, sul quale è presente il Generale Grievous. Il vero scopo che Anakin ambiziosamente si prefigge è proprio quello di eliminare il leader degli eserciti di droidi per porre fine al più presto alla guerra.


Se tra i cloni della Squadriglia Shadow - in particolare quelli soprannominati Matchstick e Broadside - c'è entusiasmo e ansia di combattere, Plo Koon e Ahsoka temono che la riuscita dell'attacco sia appesa a un filo esilissimo e che anche piccole perdite possano comprometterne la riuscita. Ma Anakin è sicuro di sé e ispira fiducia nei suoi piloti.
Intanto nel sistema di Ryndellia la Malevolence manda a segno un nuovo colpo micidiale facendo a pezzi un'altra flotta di navi della Repubblica.


Si salva una nave ospedale ma viene subito travolta dal cannone a ioni e resa indifesa; persino i suoi gusci di salvataggio vengono inseguiti per essere come sempre annientati. Grievous ha una reputazione da mantenere! Quando il generale colpisce uno dei suoi droidi staccandogli la testa per la sua incompetenza l'immagine olografica del Conte Dooku gli ricorda che i droidi, dopotutto, sono costosi e che i Jedi non sono così duri con i loro cloni. Una debolezza, certo, ma dalla quale trarre vantaggio: il prossimo obiettivo della Malevolence dovrà essere la stazione spaziale medica Kaliida Shoals situata sul confine dell'Orlo Esterno, non lontano da Naboo.
Essa ospita 60.000 cloni soldato feriti: la sua distruzione significherà ucciderne molti ma soprattutto sottrarre per il futuro alla Repubblica la possibilità di guarire i suoi feriti provenienti dai fronti di battaglia dell'Orlo Esterno.


Nell'hangar della Resolute, mentre i cloni pilota preparano i loro bombardieri, Anakin ordina ad Ahsoka di non pilotare un suo caccia ma di fargli da artigliere di coda: la padawan accoglie malvolentieri la decisione. giunge la notizia dell'attacco della Malevolence a Ryndellia. Anakin conosce il sistema e intuisce che l'obiettivo sia la base medica di Kaliida Shoals. Il maestro Plo fa notare che la densità di stelle in quella regione è tale che la nave di Grievous sarà costretta a seguire una rotta complessa compiendo molti salti iperspaziali e non potrà percorrere meno di 10 parsec per giungere a destinazione. Questo darà alla Squadriglia Shadow l'opportunità di raggiungere la nave nemica attraverso una scorciatoia.
Sulla stazione medica la kaminoana Nala Se è conscia dell'impossibilità di evacuare tutti i feriti in tempo: Obi-Wan le comunica in holocom che i naboo invieranno navi di supporto per l'evacuazione ed egli stesso giungerà presto con la sua flotta.


Kenobi prenderà la rotta più lunga, Anakin e la Squadriglia Shadow la pericolosa scorciatoia spaziale, la "Balmorra Run", di cui Anakin sentiva parlare su Tatooine dai navigatori spaziali. I bombardieri Y-Wing, scortati dal caccia jedi Delta-7B di Plo Koon, decollano dalla Resolute e balzano nell'iperspazio.
Anche la Malevolence, intanto, attraversa l'iperspazio ma non abbastanza in fretta da soddisfare l'impazienza di Grievous: il navicomputer deve calcolare una tortuosa rotta attorno alla nebulosa di Kaliida. La Squadriglia Shadow, invece, può permettersi di attraversarla date le dimensioni ridotte dei bombardieri. Ma le difficoltà arrivano non appena i velivoli entrano nella massa di gas: i loro scanner sono ciechi e bisogna volare a vista.


Alla stazione di Kaliida si decide di evacuare prima i feriti lievi e di lasciare per ultimi i feriti più gravi e chi si trova nelle vasche di bacta. Intanto la Malevolence è quasi in arrivo e Dooku riferisce a Grievous che spie di Darth Sidious parlano di un attacco imminente alla nave separatista da parte di bombardieri guidati da Skywalker, qualcuno che il generale farebbe bene a non sottovalutare. Grievous non è di questo parere e ritiene la Malevolence invincibile.


All'interno della nebulosa la Squadriglia Shadow si imbatte in uno stormo di mante neebray giganti, creature che si nutrono di gas e nidificano in quella regione di spazio. Gli Y-Wing eseguono su ordine di Anakin delle manovre evasive per evitare i movimenti dei leviatani spaventati e poi guida la squadriglia in formazione bantha, formando una fila ordinata. Ma il caccia del clone Matchstick urta l'ala di un neebray e rimane danneggiato. Usciti dalla nebulosa, i piloti sanno di non poter essere seguiti dalle enormi creature. Ma c'è un'altra massa enorme che gli scanner individuano: è la Malevolence appena uscita dall'iperspazio.
Nella stazione medica solo metà dei cloni è stata evacuata. Ancora troppo poco. Grievous dapprima si accanisce sui trasporti che conducono via i feriti, facendone ancora una volta strage; poi si avvede dell'arrivo dei bombardieri repubblicani e ordina di lanciare contro di loro i caccia-droidi; infine fa seguire a questo un ulteriore ordine, quello di sparare con il cannone a ioni, senza curarsi del fatto che nell'onda verranno travolti anche i caccia separatisti.


Anakin guida i caccia a scavalcare il disco di energia ionizzata che si dirige verso di loro: purtroppo il motore del caccia di Matchstick, danneggiato dai danni subiti nella nebulosa, esplode e proietta il velivolo fuori controllo, travogendo anche un altro Y-Wing. Altri tre caccia rimangono all'interno del raggio, finendo per galleggiare nello spazio inerti. Il resto della squadriglia è salvo e si dirige verso la Malevolence, ma quante sono le chance di riuscire nella missione a questo punto? Le paure di Plo Koon e Ahsoka sembrano concretizzarsi.


Nel fuoco di sbarramento delle torrette dell'incrociatore separatista un altro Y-Wing viene abbattutto e Ahsoka consiglia di passare a un nuovo piano: forse Anakin può farcela ad arrivare al ponte della nave per abbattere Grievous, ma tutti gli altri cadranno sotto il fuoco nemico. Skywalker si rende conto che non deve anteporre la sua ambizione alla riuscita della missione, tanto più che in quel momento si carica un possente colpo del cannone a ioni diretto alla stazione medica. Anakin ordina ai caccia superstiti di piegare verso l'emettitore di energia.


Prima che la terribile arma spari gli Y-Wing le scaricano contro le loro torpedini, proprio nel momento in cui la carica di ioni si accumula preparandosi al rilascio: quando il colpo parte il cannone esplode contro la Malevolence stessa, distruggendone anche gli armamenti e infliggendo danni molto gravi agli scudi e all'iperguida. Dall'iperspazio sopraggiunge la flotta di Obi-Wan che continua l'inseguimento dell'incrociatore nemico


Sbarcati sulla stazione di Kaliida Anakin, Ahsoka e Plo Koon si godono la vittoria: Anakin incontra Nala Se che lo ringrazia per le vite che ha salvato, ma il Jedi è concentrato su quelle che purtroppo ha perduto.



Commento:

Emozionante e spettacolare: il terzo episodio, secondo dell'arco narrativo della Malevolence, ci riporta davvero alla più pura formula starwarsiana. A parte i duelli con la spada laser, in questi venti minuti non manca nulla. Prosegue l'avventura nello spazio profondo e questa volta ritroviamo sapori dimenticati come quello della battaglia spaziale. Il rombo dei caccia antesignani degli Y-Wing ci riporta ai suoni e alla sensazioni dell'attacco alla Morte Nera; è proprio a quella scena seminale che risale quella presentata in questo episodio, una versione in scala ridotta della tensione e della drammaticità di quel momento epico. La costruzione narrativa è efficace: un destino in pericolo (quello dei cloni della stazione medica), le vite dei piloti in gioco, con numerose perdite, e un obiettivo grande e minaccioso (dotato di una super-arma) da abbattere in tempo. Il parallelismo con il modello originario è rafforzato dalla quasi identica scena in cui la super arma viene caricata, con l'accumulo della sua energia all'interno del proiettore; con tanto di droidi che si riparano dalla micidiale potenza come gli artiglieri della Morte Nera faranno davanti alla concentrazione dell'energia del super raggio.


La tensione drammatica è altissima, l'azione concentrata e mai noiosa, la posta in gioco reale (i cloni pilota muoiono per davvero dopo aver avuto un po' di screen time con qualche battuta).
Altrettanto tradizionalmente starwarsiano è lo splendido sense of wonder suscitato dalla visione fantastica e surreale delle mante giganti neebray, splendide creature celestiali che si nutrono dei gas della nebulosa attraversata dai nostri eroi; leviatani forse reminiscenti, almeno in parte, degli esseri gassosi immaginati dall'astronomo e scrittore Carl Sagan come forme di vita teoricamente possibili su pianeti giganti gassosi come Giove.
Prosegue la trattazione del tema dell'importanza della vita dei cloni. Dooku consiglia a Grievous di essere meno duro con i droidi, così come i repubblicani sono premurosi nei confronti dei loro cloni. Una debolezza, certo, ma da sfruttare: ed ecco allora il piano diabolico (ancora una volta degno della sete di genocidio di un Saruman) di uccidere decine di migliaia di cloni feriti e inermi. E Grievous non è da meno, al punto da sottolineare la propria reputazione di sterminatore spietato.
Nala Se, la kaminoana responsabile della stazione orbitante medica, ci riporta alle voci calme e rassicuranti degli eterei alieni apprezzati in Episode II. Anche lontano da Kamino i clonatori si prendono cura delle loro creazioni (o creature).
Suggestiva anche l'immagine conclusiva, con Anakin pensieroso che, di spalle, osserva lo spazio. Impossibile non pensare al futuro Vader assorto nei suoi pensieri che, sul ponte delle navi imperiali, fisserà tante volte il cosmo meditando sul passato e sul futuro. Questa volta a turbarlo sono le vite dei piloti che non ha saputo salvare, un giorno saranno le vite che avrà tolto con le sue mani.








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